martedì 20 ottobre 2015

ATTENZIONE

Dal 1°ottobre 2015, per decreto del Presidente della Regione Piemonte, la Comunità Montana Valle dell'Elvo e' trasformata in Unione Montana Valle Elvo.
I Comuni che la compongono non sono variati.

Dal 31 dicembre 2015, per legge regionale, il responsabile dell'Ufficio agro-forestale della Comunità Montana Valle dell'Elvo e' stato trasferito alla Direzione regionale Agricoltura
La nuova email è: 
costante.giacobbe@regione.piemonte.it 

lunedì 19 ottobre 2015

Le principali azioni dell'Ufficio dalla sua nascita

Il settore agro-forestale di questa Comunita’ Montana, in Provincia di Biella, ha affrontato, nel solco della tradizione locale, principalmente tre grandi temi... leggi tutto...

Programmi svolti dall'ufficio agro-forestale anni 1981/2015

Cliccare sui diversi anni per leggere il programma


Programma 2015
Programma 2014    
Programma 2013   
Programma 2012                          
Programma 2011    
Programma 2010   
Programma 2009               
Programma 2008   
Programma 2007    
Programma 2006                                             
Programma 2005    
Programma 2004   
Programma 2003                                
Programma 2002   
Programma 2001    
Programma 2000
Programma 1999    
Programma 1998    
Programma 1997  
Programma 1996   
Programma 1995    
Programma 1994
Programma 1993    
Programma 1992    
Programma 1991                               
Programma 1990   
Programma 1989   
Programma 1988
Programma 1987    
Programma 1986    
Programma 1985                             
Programma 1984 note                                 
Programma 1984                                
Programma 1983                               
Programma 1982                              
Programma 1981

domenica 18 ottobre 2015

Sportelli forestali

La legge forestale regionale prevede l'apertura degli sportelli forestali per informazione di vario tipo e la compilazione delle domande. L'utente interessato puo'  rivolgersi a qualunque sportello aperto nel territorio regionale (se voglio tagliare un bosco ad Alessandria ma abito vicino a Domodossola, posso rivolgermi a quello piu' comodo: le pratiche verranno svolte da lì).  Per la provincia di Biella si unisce il comunicato stampa che e' stato inviato agli Organi di informazione locale con le sedi e i recapiti degli sportelli, valida sino alla fine anno 2015. Per sapere di piu' clicca qui.


Comunicato stampa del 19 ottobre 2015

Agli organi di informazione locali.
 Ai proprietari e agli utilizzatori boschivi

Si ricorda che il Regolamento forestale, dal 1° settembre 2015, e’ stato aggiornato e semplificato. A questo proposito la Regione Piemonte organizzera’ il 17 novembre 2015, alle ore 17 alla sala conferenze del Museo del Territorio, presso il Chiostro di San Sebastiano (Via Q. Sella 12), un incontro per gli interessati.

Si ritiene utile aggiornare alcune informazioni a privati e Imprese.

Per gli utenti e i tagli “normali” e’ utile contattare gli Sportelli forestali che forniscono consulenza ed, eventualmente, possono compilare la “comunicazione semplice” da inoltrare alla Regione.

Sino al 31 dicembre 2015 (salvo eventi non prevedibili) gli sportelli attivi in Provincia di Biella saranno i seguenti:
Unione Montana Valle Cervo La Bursch – Andorno via B. Galliari 50 (tel. 015 472162)
Lunedi’ dalle 8 alle 13
Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua - Sede operativa di Cerrione via Crosa 1 (tel. 015 677276-015 2587028)
Mercoledi’ dalle 9 alle 13
Comunita’ Montana Valle di Mosso, Val Sessera e Prealpi Biellesi – Casapinta via S. Bassetti 1 (tel. 015 7429065)
Giovedi’ dalle 8.30 alle 12.30
Regione Piemonte Settore Tecnico Regionale – Biella via Tripoli 33 (tel. 015 8551524 fax 015 8551566) Venerdi’ dalle 10 alle 12
Unione Montana Valle dell’Elvo – Graglia Merletto presso Scuole Medie (tel 015 63788 int. 3) senza un orario preciso dietro prenotazione telefonica.
Allo sportello bisogna portare:
Se la comunicazione viene fatta dal proprietario: carta di identita’, codice fiscale, foglio, numero e superficie della particella catastale eventuale mappa… dove avverra’ il taglio (se è un altra persona che eseguirà il taglio, occorre avere i dati anagrafici di questo soggetto).
Quando si va allo sportello occorre sapere:
Il Comune e la localita’ della particella; se il bosco e’ ceduo o di alto fusto; quanta superficie si prevede di tagliare (la particella puo’ essere grande 10.000 mq ma si intende tagliare quanti mq?); le specie che formano il bosco e la quantita’ di legname che presumibilmente si abbattera’ e si portera’ fuori dal bosco. Insomma, il maggior numero di informazioni possibili… perche’ molte di queste vengono richieste all’atto della compilazione della comunicazione.


Gli sportelli forestali biellesi

venerdì 16 ottobre 2015

Finanziamenti ATO 2 Piemonte. Manutenzione e sistemazione del territorio. Anno 2012

Camburzano (BI) Localita' Castello

Nel mese di agosto 2015, si sono completati i lavori riferiti all'anno 2012. Sono stati progettati dal dott. for. Federico Cravello con la collaborazione del dott. geo. R. Casoli e dell’ing. G. Giolito. Le opere di ingegneria naturalistica hanno interessato la parte a monte del Comune di Camburzano (zona Castello) e una pista agro-silvo-pastorale detta Strada dei Pagliacci, in Comune di Mongrando ma prossima al Torrente Ingagna al confine comunale di Netro.  L'impresa esecutrice e' stata la Ditta Bertagnolio Bruno di Graglia (BI). Nel complesso i lavori  (opere, iva, spese progettuali e diverse) sono costate, a consuntivo, € 120.232. Il ribasso di gara e' stato del 36,20%. Rispetto al finanziamento, stabilito da ATO 2 Piemonte, ci sono stati risparmi per € 32.340, che verranno utilizzati piu' avanti nel tempo.

Mongrando (BI) Strada Pagliacci

mercoledì 1 luglio 2015

Alpeggio in elicottero 2015


Questa pratica, in Valle, ha ormai una lunga tradizione, più di 20 anni. Le rotazioni, per una volta favorite dal tempo buono, si sono svolte il 9 giugno. Stante la pesante situazione finanziaria, la CM non ha potuto assicurare un contributo pari agli anni passati, di conseguenza si sono preliminarmente riuniti i beneficiari e si sono raggiunti accordi per poter svolgere ugualmente il servizio. La ditta di elitrasporto scelta e' stata la Helops di S. Christophe (AO). La spesa sostenuta in complesso (utenti e CM) e' stata di € 2.750.

sabato 30 maggio 2015

Titolo funghi 2015




     REGIONE PIEMONTE - PROVINCIA DI BIELLA

COMUNITA’ MONTANE
          VALLE ELVO - VALLE DEL CERVO LA BÜRSCH  
                         
                                                                                           
TITOLO PER LA RACCOLTA FUNGHI ANNO 2015

  • Una recente norma regionale ha sostituito la precedente Autorizzazione con il nuovo “TITOLO”  per la raccolta, costituito dalla ricevuta di versamento.
 Al nuovo Titolo per la raccolta, valido sull’intero territorio regionale, non deve essere applicata la marca da bollo

  • I minori di anni 14, nel numero massimo di due, possono raccogliere gratuitamente i funghi purché accompagnati da una persona maggiorenne munita di titolo per la raccolta.
  • La ricevuta di versamento del contributo deve evidenziare le generalità e il luogo di residenza del raccoglitore, nonché luogo e data di nascita dello stesso e riportare nella causale i riferimenti normativi nonché l’anno di validità o il giorno esatto di decorrenza dell’attività secondo i seguenti esempi :
“L.R. 24/2007 Titolo per la raccolta funghi anno/i …………………………………………….”
oppure
“L.R. 24/2007 Titolo per la raccolta funghi valido il giorno ………………………………..”
oppure
“L.R. 24/2007 Titolo per la raccolta funghi settimanale valido dal giorno ………………………… al giorno ……………………….”

  • Gli importi dei versamenti e la durata del Titolo sono i seguenti:
€ 5,00 per il Titolo per la raccolta con validità giornaliera;
€ 10,00 per il Titolo per la raccolta con validità settimanale;
€ 30,00 per il Titolo per la raccolta con validità annuale (2015);
€ 60,00 per il Titolo per la raccolta con validità biennale (2015-2016);
€ 90,00 per il Titolo per la raccolta con validità triennale (2015-2016-2017)

  •  Il versamento dell’importo per il “TITOLO” deve essere effettuato sul conto corrente postale  n. 12374138, intestato a Comunità Montana Valle dell’Elvo servizio Tesoreria.
  • A seguito dell’entrata in vigore della nuova norma  non esiste più la riduzione per i residenti nelle Comunità Montane.
  • Restano validi sino alla loro naturale scadenza, i tesserini funghi (biennali-triennali) acquistati prima dell’entrata in vigore della nuova norma.
  •  Il bollettino prestampato è in distribuzione presso le sedi delle Comunità Montane, dei Comuni e degli Uffici Postali del Territorio.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso gli uffici delle  Comunità Montane nei rispettivi orari di apertura. Valle dell’Elvo tel 015 63788 –  Valle del Cervo  tel 015 472162. 




venerdì 29 maggio 2015

Domande e risposte sul "titolo funghi 2015"



Chi deve fare il versamento per il titolo regionale alla raccolta funghi?
Chiunque intenda esercitare la raccolta dei funghi epigei spontanei in qualsiasi luogo del territorio regionale, ad eccezione dei minori di anni 14 che siano accompagnati, nel numero massimo di due, da una persona maggiorenne munita di valido titolo per la raccolta. Si segnala che la raccolta di alcune specie di basso pregio commerciale, es. chiodini, prataioli, mazze da tamburo. non necessita del possesso del titolo abilitativo.

Da quale documento è costituito il titolo regionale alla raccolta funghi?
Il titolo regionale è costituito dalla ricevuta di versamento della somma prevista dalla Regione per l’esercizio della raccolta dei funghi nell’anno in corso.

Quanto costa il titolo regionale alla raccolta funghi?
La Regione Piemonte ha stabilito che il costo sia di 30 euro per il titolo annuale, 10 euro per il titolo settimanale, 5 euro per il titolo giornaliero.

Posso pagare più annualità insieme?
Sì, è possibile pagare anche due o tre annualità in una volta sola, facendo quindi un versamento di 60 euro (titolo biennale) o di 90 euro (titolo triennale).

A favore di chi devo fare il versamento?
Il versamento dell’importo per il titolo deve essere effettuato sul conto corrente postale  n. 12374138, intestato a Comunità Montana Valle dell’Elvo servizio Tesoreria.

Devo mettere la marca da bollo sul versamento?
No, il titolo per la raccolta,  non dovrà essere corredato dall’imposta di bollo.

Quali dati devo mettere sul versamento?
Per facilitare il raccoglitore i dati sono prestampati sui bollettini postali. Questi sono 3: annuale, settimanale, giornaliero. In tutti i casi si  deve indicare nome e cognome, indirizzo di residenza, luogo e data di nascita e la causale (ad es. l.r. 24/2007 Titolo per la raccolta funghi anno/i di riferimento oppure valido dal giorno… al giorno…).

Dove trovo il bollettino postale?
I bollettini prestampati si trovano negli uffici postali dei paesi montani della Provincia di Biella. Possono essere richiesti bollettini elettronici editabili ai seguenti indirizzi email: agrve@cmve.it; comunezubiena@tiscali.it; tecnico.cmvallecervo@ptb.provincia.biella.it.

In sede di controllo che cosa devo esibire se richiesto da un agente di vigilanza?
Devo esibire la ricevuta di versamento insieme ad un documento di identità valido.

Quanti funghi posso raccogliere con il titolo abilitativo?
Fino a tre chilogrammi al giorno per persona, riponendoli in contenitori idonei alla diffusione delle spore (aperti). E’ vietato l’uso di contenitori di plastica (borse ecc.).

Ci sono altre regole e limiti principali da osservare?
Si, ad esempio è vietata la raccolta dal tramonto alla levata del sole, si possono raccogliere solo esemplari interi e certamente identificabili, non si possono usare rastrelli o altri attrezzi che danneggino il suolo, non bisogna danneggiare o distruggere volontariamente i funghi non commestibili o velenosi ed inoltre è vietata la raccolta dei funghi nei castagneti da frutto coltivati (pascolati, falciati o tenuti regolarmente puliti) anche se non ci sono cartelli di divieto.

Se raccolgo funghi senza titolo abilitativo o non rispetto le regole, ci sono delle sanzioni?
Sì, la legge prevede una serie di sanzioni per i comportamenti illeciti e dannosi per l’ambiente: ad esempio per chi non è in possesso del titolo alla raccolta, la sanzione è di 86 euro.

Se sono proprietario o se coltivo il fondo ho bisogno del titolo?
Il proprietario, l’usufruttuario od il coltivatore del fondo ed i relativi parenti di primo grado, non sono tenuti al rispetto dei limiti quantitativi ed al possesso del titolo.

Se sono in possesso del “vecchio” tesserino funghi con validita’ pluriennale, ho bisogno del nuovo titolo?
No. Fino alla sua naturale scadenza il tesserino funghi (con marca da bollo) e’ valido.

Se sono residente nei paesi appartenenti alle Comunita’ Montane, ho diritto alla riduzione?

mercoledì 29 aprile 2015

Gruppo allevatori Locana e Caseificio Valle Elvo

        Tra le colline del Canavese e il Gran Paradiso, in una valle verdissima d’estate, bianchissima d’inverno, c’e’ il paese di Locana con 7 aziende agricole che producono latte. Le cascine sono piccole, la produzione non troppa, la strada in montagna… cosi’, alla fine del 2014, il caseificio che raccoglie in valle (e paga poco) manda alle aziende la disdetta: dal 31 marzo 2015.

        Non facile risolvere la situazione. Per fortuna gli allevatori hanno un amico, il tecnico della Comunita’ Montana Valle Orco, Paolo Rolando, uno mica abituato ad abbattersi. Chiama tutti quelli che potrebbero dargli un aiuto e, alla fine, quasi al fondo della sua agenda, trova il Gianni (Longo), il Presidente del Caseifico Coop Valle Elvo di Occhieppo Superiore (BI): 4 milioni e passa di litri lavorati all’anno, non mao mao micio micio.


         “Gianni, come faccio? Cosa dico alla mia gente? Dammi una mano”. Cosi’ il Gianni lo invita nel “suo” stabilimento e parlano un bel po’. La settimana dopo ancora: loro due, piu’ altri che avevano invitato. Gianni vola a Locana a vedere le aziende e conoscere le persone. Paolo, provette alla mano, raccoglie il latte stalla per stalla, quasi vacca per vacca, e lo manda all’analisi: se si puo’ si aiuta, ma il latte deve essere “impeccabile”.

Gianni e soci si appassionano alla storia degli smarriti colleghi canavesani, cosi’ un giorno invitano a pranzo al caseificio – agghindato per l’occasione - i nuovi amici che arrivano con l’assessore del comune. Dopo il caffe’ riunione plenaria, volano parole grosse: soci in prova, raccolta del latte in valle, nuovo formaggio… chiamiamolo… Gran Paradiso… Ancora un incontro. Questa volta c’e’ anche il sindaco di Locana. Gianni e Paolo si sentono 2 volte al giorno… per tutto l’inverno.

Pian piano le prime idee buttate giù all’ingrosso, sembrano diventare percorribili e anche il terribile socio amministratore della Latteria, l’uomo della borsa, il ragionier Mario-niet, si lascia prendere dal clima euforico e dà il suo ok. Chi ci avrebbe creduto…

Si compra anche un (quasi) nuovo camion con serbatoio ma un autista che vada 2-3 volte la settimana lassu’ proprio non si trova. Il Gianni ha un asso nella manica, anzi una “patente piu’ CQC”: “se nessuno vuole andare, ci vado io!”. Un classico passaggio dalla storia al mito, come Frodo Baggins quando ha ricevuto l’anello.

Insomma, cosa sta capitando dal 1° aprile? Tenetevi forte, e stupiscano soprattutto quelli che sanno qualcosa di rapporti tra agricoli. I magnifici 7, anche con l’aiuto del Comune, daranno vita a un soggetto unico: Gruppo Allevatori Locana o qualcosa di simile. Diventeranno “soci in prova” della Coop di Occhieppo Superiore, anche per un tempo piu’ lungo della norma. Il Caseificio salira’ a raccogliere il latte e lo mescolera’ a quello dei soci storici (una trentina). I costi della lunghissima e tortuosa trasferta verranno coperti in parte dai nuovi soci, in parte dal Caseificio. Nel frattempo, solo con il latte canavesano, si faranno prove tecnologiche per produrre un formaggio che abbia caratteristiche e nome “riconoscibili” che dovranno soddisfare le aspettative (tecnologiche, organolettiche e commerciali) di entrambi i partner. Quando tutto sara’ a punto lo si registrera’ e su questo ci sara’ la griffe  di Gimo Cunico, maestro casaro conosciuto in tutto il mondo.

I locanesi hanno una chance: il passaggio dei turisti che vanno a sciare o a far merenda al Parco nazionale. Intercettare questi e vendere loro i prodotti del Valle Elvo e’ l’altra scommessa. Li devono informare, intrigare, provocare, stuzzicare, ingolosire di modo che, la tappa in paese, diventi una specie di Salone del Gusto della Valle Orco. Naturalmente vendere burro, formaggio e ricotta non si puo’ su un tronco facendo il conto con il pallottoliere, ci vogliono gli strumenti adeguati. Il Caseificio li puo’ imprestare. La voglia di mettersi in gioco e la strategia deve essere pero’ dei valligiani: non l’hanno mai fatto? Anche la Compagnia dell’anello ha dovuto combattere contro Sauron e Gollum: di sicuro, i gitanti non sono cosi’ pericolosi...

Ma non basta. Con il tempo e qualche attrezzatura d’occasione, il formaggio, ideato e prodotto esclusivamente con il loro latte, se lo dovranno fare. La Coop mandera’ un casaro che insegnera’ a un giovane il mestiere, cosi’ verra’ meno la necessita’ di quel trasporto latte poco sostenibile e il giovane prescelto avra’ un mestiere in mano.


Se tutto funzionera’ si saranno raddrizzate diverse situazioni. Salvataggio delle aziende. Valorizzazione del latte valligiano e nascita di un formaggio “futuribile che contiene la tradizione”. Vendita di questo e di tutti i prodotti del Caseificio, direttamente al cliente con una sorta di secondo spaccio in… Paradiso. Nascita di un minicaseificio per evitare il lungo trasporto: aumento dei costi, peggioramento della qualita’ del latte, la spussa, il particolato del camion, la polverina dei freni... Un sodalizio “di ferro” tra gente di montagna testimoniato dal numero dei caffe’ (alcolici vietati dal Codice della strada) che ogni settimana il Gianni si sorbira’ dai nuovi soci.

        Solo vantaggi? I partner sono realisti: il diavolo ci mettera’ la coda. E’ realistico e scontato, lo si sa in partenza. Occorrera’ vigilare che egoismi da entrambe le parti (cosa umana quanto mangiare o fare pipi’) non prevalgano su una storia bella e pericolosa come quella di Gianni-Frodo, di Paolo-Pipino, dei loro amici, e... dell’anello.



venerdì 27 giugno 2014

Finanziamenti ATO 2 Piemonte. Manutenzione e sistemazione del territorio. Anno 2011

Imbocco strada della Trancina - Sordevolo (BI)

Nonostante i gravi problemi di cassa dell'Ente, si sono completati i lavori riferiti all'anno 2011. Sono stati progettati dall'ing. Giorgio Della Barile con la collaborazione del dott. geo. B. Maffeo e del dott. agr. M. Colombo. Hanno richiesto l'intervento di un archelogo (dott. A. Gabutti) per l'assistenza agli scavi visto che il sito di Zimone poteva riservare ritrovamenti antichi (cosi' non e' stato). Hanno interessato il Colle San Grato di Zimone (BI), una zona di confine, lungo il Rio Tonella, tra Magnano e Zubiena e l'incrocio della Strada della Trancina sulla via che sale alla Chiesa di S. Grato a Sordevolo (BI). L'impresa esecutrice e' stata la Pidello Scavi s.r.l. di Occhieppo Superiore (BI). Nel complesso le opere sono costate a consuntivo € 79.507,00. Il ribasso di gara e' stato del 23,10%. Rispetto al finanziamento, stabilito da ATO 2 Piemonte, ci sono stati risparmi per € 32.400, che verranno utilizzati piu' avanti nel tempo. I lavori di campagna - regolarmente rendicontati al ATO - sono terminati nel giugno 2014.


Colle San Grato - Zimone (BI)

mercoledì 14 maggio 2014

E' nato il Consorzio forestale Montagne Biellesi

COMUNICATO STAMPA 

       Con vivo piacere annunciamo che oggi, 12 maggio 2014, alla presenza di 16 Sindaci e’ stato sottoscritto l’atto di istituzione del

Consorzio forestale Montagne Biellesi (pubblico-privato)

ne siamo soddisfatti. Erano molti anni che, soggetti diversi, si sono attivati per raggiungere questo risultato, abbiamo avuto la fortuna e “la resistenza” per arrivare in fondo.

Come spesso si dice non e’ un punto d’arrivo ma di partenza, e’ uno “strumento” e come tale lo dobbiamo utilizzare. I tempi non permettono, anche nel campo forestale, improvvisazioni.

Occorre sapere e saper fare. Servono tecnici preparati e un’amministrazione concentrata sugli obiettivi: produzione legnosa di qualita’, ambiente, paesaggio, turismo, attivita’ faunistica e venatoria, prodotti del sottobosco, attenzione alle avversita’ (patogeni animali e vegetali, incendio, eventi meteorici) e, soprattutto, occupazione.

Qualche anno fa e’ stato coniato un famoso aforisma: l’Italia (il Biellese) e’ un paese ricco di boschi poveri. Il Consorzio deve, giorno per giorno, lustro dopo lustro, senza ansia, essere in grado di trasformare (dove e’ possibile farlo) boschi di scarso valore in foreste produttive, belle da vedere, in equilibrio con l’ambiente e in grado di difendere il territorio e mitigare gli eccessi climatici (frane, valanghe ed eccezionali episodi meteorici).

La programmazione economica a tutti i livelli (UE, Italia, Piemonte) dice, non solo a parole, che la risorsa bosco va sviluppata. Abbiamo gia’ iniziato mettendo insieme tecnici, amministratori, zone valorizzate e non, boschi “di produzione” e “di protezione”.

Vogliamo ringraziare per questo storico risultato, tutti i membri del Gruppo di lavoro istituito nel settembre 2011: Marino Botalla Gambetta, Massimo Bracco, Rinaldo Finotto, Alberto Givonetti, Claudio Pellerei, Giancarlo Verdoia e i tecnici Massimo Barbonaglia e Costante Giacobbe.

Il primo Consiglio di Amministrazione verra' formato dopo le elezioni amministrative del 25 maggio 2014.

Gino FUSSOTTO (Presidente Comunita’ Montana Valle Elvo)
Maurizio PIATTI (Presidente Comunita’ Montana Valle Cervo – La Bursch)

Comuni fondatori:
Campiglia, Donato, Graglia, Muzzano, Netro, Pralungo, Quittengo, 
Ronco, Rosazza, Sagliano, Sala Biellese, San Paolo Cervo, Sordevolo, Tavigliano, Zubiena, Zumaglia

venerdì 21 marzo 2014

Gruppo di lavoro per l'avviamento del "consorzio forestale"



GRUPPO DI LAVORO PER L’ATTIVAZIONE DELLA FILIERA AGRO-FORESTALE PILOTA E DEL CONSORZIO FORESTALE
(membri M. Barbonaglia, M. Botalla Gambetta, M. Bracco, R. Finotto,
C. Giacobbe, A. Givonetti, C. Pellerei, M. Piatti, G. Verdoia,)

Graglia 21 marzo 2014

Cronologia sintetica dell attivita’ anno 2013

La relazione annuale 2012 terminava con la decisione (Graglia 18 dicembre 2012), di riunire le forze dei 2 attori proponenti l’associazionismo forestale (Elvo e Cervo) per proporre alla comunita’ biellese un solo Consorzio. Allo scopo – si diceva - i tecnici M. Barbonaglia e C. Giacobbe lavoreranno concordemente e presenteranno, un disegno strategico unitario e i documenti necessari per avanzare nell’ipotesi indicata. 

I tecnici – in perfetta unita’ di intenti e suddividendosi i compiti – con la collaborazione di esperti e dirigenti di Federforeste (federazione italiana delle comunita’ forestali), avente sede a Borgo Val di Taro (PR) e, in seguito, a Roma, hanno approfondito temi diversi e hanno - tra i diversi documenti - licenziato una bozza di Statuto che, rivisto e approvato dal Gruppo di lavoro, e’ stato presentato ai Comuni interessati e ai Consorzi fondiari operanti in alcune zone della Valle Cervo. In ultimo (Andorno 19 marzo 2013), alla presenza di numerosi amministratori comunali, e’ stato licenziato il testo definitivo e posto all’attenzione dei Consigli Comunali.

Si vuole rilevare che lo Statuto licenziato non ammette solamente soci pubblici ma e’ previsto un Consorzio misto (con soci privati). Per non appesantire il lavoro e allungare troppo i tempi di costituzione formale, la ricerca di soci privati e’ stata rimandata a una seconda fase. Allo stesso modo la stesura dei “regolamenti interni” previsti e normati dallo Statuto, sono stati demandati alla responsabilita’ degli organi consortili, una volta istituiti.

Nei mesi successivi al marzo 2013, i tecnici incaricati dell’avanzamento delle procedure, sono stati impegnati nella ricerca di un notaio che, incaricato della stesura dell’atto costitutivo, potesse svolgere anche consulenza legale. La ricerca non e’ stata facile nè rapida, i motivi sono stati una certa interpretazione non univoca della norma in vigore e  l’inesperienza in materia dei diversi professionisti contattati. D’altra parte difficilmente un notaio roghera’ diversi atti di costituzione di consorzio forestale nella sua vita professionale, ed effettivamente, la normativa in vigore per gli enti pubblici, complica la costituzione di strutture sovracomunali. D’altro canto, paradossalmente, la legislazione forestale nazionale e regionale favoriscono l’associazionismo dei proprietari boschivi (!) Secondo alcuni esperti in materia giuridica interpellati, le difficolta’ sollevate sono questione di “interpretazione” delle norme (come spesso succede).


Nel corso della seduta del Gruppo del 13 giugno, i tecnici relazionavano sui seguenti temi: 

1) L’accettazione da parte di un notaio della stesura dell’atto.  

2) L’avvio delle procedure tese al finanziamento, attraverso la Misura 225 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, dei Comuni di Tavigliano, San Paolo Cervo, Campiglia Cervo e Rosazza. Il  finanziamento prevede che ogni Comune, se finanziato, sarà tenuto a:

a) predisporre un piano di gestione;
b) fare alcuni interventi di miglioramento su una porzione di territorio a sua scelta;
c) attivarsi per una gestione collettiva delle proprietà forestali (es. consorzio);
d) attuare interventi di utilizzazione forestale, e, nella fattispecie, prelevare legname fino ad una certa soglia (definita dalla Regione) ossia prelevare un po' meno di quello che si potrebbe desiderare.

Alla data di stesura della presente relazione, non e’ ancora dato sapere se, quando e con quali cifre verranno finanziate le domande presentate. Se venissero tutte accolte il futuro consorzio potrebbe farsi carico dell'impegno assunto dai Comuni, così facendo, potrebbe disporre di circa € 100.000 in tre anni, per interventi forestali e per predisporre propri strumenti operativi di base.

3)  Incontro presso Tessiana dell’11 giugno 2013. In rappresentanza del Gruppo di Lavoro e delle CCMM Valle Cervo e Valle Elvo: Barbonaglia, Piatti e Giacobbe, hanno aderito all’invito della Societa’ Marchi e Fildi e hanno incontrato, presso la sede dell’ex Tessiana ad Andorno, numerosi soggetti e precisamente:

  • i rappresentanti di Marchi e Fildi spa;
  • i rappresentanti di JPE Energy service company. Dette anche ESCO, sono società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento;
  • gli estensori del bussines plan Tecnoparco del legno di Andorno Micca s.r.l, la societa’ che Marchi e Fildi ha costituito per l’attivita’ nella filiera legno;
  • altri soggetti interessati alla parte tecnico-impiantistica del costituendo impianto per la valorizzazione delle biomasse.

I Tecnici di Marchi & C hanno illustrato dove e come sorgeranno gli impianti con particolare riferimento alla linea “pirogassificazione” (energia elettrica e termica da biomasse) e “produzione pellet” (combustibile ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di alcuni millimetri/centimetri). E’ stato chiarito che Tecnoparco ha ottenuto tutte (o quasi) le autorizzazioni previste, mentre e’ sfumato l’accordo con il Comune di Andorno per una rete di teleriscaldamento in paese. L’incontro e’ servito a capire e approfondire le intenzioni di Tecnoparco, quindi “registrare” l’interesse di questa Societa’ relativamente alla produzione potenziale di cippato del futuro Consorzio.

         Nel periodo estivo e’ stato conferito l’incarico per la stesura dell’atto al Notaio che aveva presentato preventivo. Nello stesso periodo il membro G. Verdoia rimetteva il mandato di amministratore del Comune di Zubiena, quindi veniva meno la sua attivita’ ed esperienza nell’ambito del Gruppo di lavoro. Il 4 luglio 2014, a Grugliasco (TO) presso il Dipartimento universitario di Scienze agrarie, forestali e alimentari, in rappresentanza del futuro Consorzio, C. Giacobbe partecipava alla seduta di Federforeste Piemonte (coordinatore G. Maiandi).

         Nei mesi successivi i tecnici e i membri del Gruppo – dopo aver avuto beneplacito da parte del Notaio incaricato – seguivano la fase di approvazione da parte dei Consigli comunali della bozza di statuto. Entro il 31 dicembre 2013 gli Enti che hanno approvato sono: a) la CM Valle Elvo b) la CM Valle Cervo e) il Comune di Muzzano f) il Comune di Donato g) il Comune di Netro h) il Comune di Pralungo. Non ha approvato il Consiglio del Comune di Torrazzo.

Nel corso del 2013 i tecnici incaricati sono stati in contatto, quasi ogni giorno, in via telefonica, attraverso email e con sedute di lavoro in luoghi diversi. Numerosi sono stati i contatti ufficiali e ufficiosi dei partecipanti al Gruppo con amministratori, tecnici e portatori di interesse.

per il Gruppo di lavoro
Massimo Barbonaglia
Costante Giacobbe

mercoledì 15 gennaio 2014

Carne dalla montagna alla sua cucina



ASSOCIAZIONE PRODUTTORI CARNE DELLA VALLE ELVO
costituita con atto in data 25 maggio 2010  
con il patrocinio della Comunita’ Montana Valle dell’Elvo

Dall’esperienza del Programma Carne delle Comunita’ Montane della Valle Elvo, nasce, nel 2010, l’Associazione di 7 aziende agricole e numerosi amici, che vuole continuare nella tradizione di consegnare, direttamente al consumatore, carne  di vitelloni di razza Pezzata Rossa Oropa e suoi incroci con tori di razza Piemontese. Tutti nati ed allevati in Valle Elvo (tra Biellese e Val d’Aosta) alimentati con foraggi di montagna, sotto la guida e la supervisione di veterinari e alimentaristi. Un prezzo ragionevole e la consapevolezza di partecipare a un progetto di valorizzazione delle aziende di montagna.

 Gli animali sono stati ingrassati senza insilati di nessun genere che potrebbero dare aromi non graditi alla carne.

La Comunita’ Montana Valle dell’Elvo ha voluto conferire il “patrocinio” alle nostre iniziative.

Proponiamo un nuovo ciclo con 3 momenti di vendita:

1.    metà ottobre 2013 
2.    metà novembre - inizio dicembre 2013: per il Vostro pranzo di Natale
3.    seconda meta’ di gennaio 2014

La carne proviene da vitelloni maschi attorno all’anno di eta’(massimo 18 mesi) e pesi “a vivo” compresi tra 400 e 500 kg. La carne non e’ congelata. Verrà consegnata fresca,  in cassette singole contenenti ognuna vari pacchetti - sotto vuoto - con i diversi tagli previsti. Sarà possibile scegliere tra due tipi di confezioni:

 - Confezione da 10 kg: 2 kg di fettine,  1 kg di costate, 2 kg di bollito, 2,5 kg di arrosto, 1 kg di carne macinata, 1 kg di spezzatino, 0,5 kg di ossi buchi 
- Confezione da 12 kg: come sopra con in aggiunta 0,8 kg fegato e 1,2 kg testina
N.B. I pesi dei diversi tagli vanno considerati indicativi, mentre il peso del pacco e’ garantito (salvo clamorosi errori che vi chiediamo di segnalarci immediatamente). Se vorrete controllare il peso del pacco, fatelo prima di aprirlo e non dopo la preparazione dei pacchetti da freezer, perche’ ci sono diminuzioni dovute alla perdita di acqua.
La carne sottovuoto assume un colore piu’ scuro e opaco della carne fresca. A contatto con l’aria il prodotto ritorna al suo vivo colore.


 Proponiamo il pacco da 10 kg a 105 € e quello da 12 (piu’ fegato e testina) a 120 €. Più un’offerta, per chi acquista almeno 3 pacchi, di 100 €/pacco per quello da 10 kg e 115 €/pacco per quello da 12 kg.

Potra’ prenotare i pacchi telefonando ai seguenti numeri: 339 8829808 Marzia, in alternativa 339 6294748 Andrea, 335 268929 Michele.

Sarà possibile effettuare la prenotazione anche on line all’indirizzo associazionepcve@gmail.com o agrimic@alice.it. Fateci sapere se disponete di un indirizzo email: le nostre comunicazioni saranno piu’ facili.

Se e’ interessato all’acquisto, La preghiamo di prenotare “presto”. Ci auguriamo possa far girare questo volantino anche ai Suoi amici, parenti, colleghi, vicini di casa…

Grazie per la Vostra amicizia e tanti cordiali saluti.
                           
Gli allevatori dell’Associazione carne della Valle Elvo

Angelo, Riccardo, AndreaP, Marzia, Gianni, Arcangelo, AndreaV
gli amici tecnici Adriano, Michele, Costante


Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe