AVVIO DI FILIERE ENERGETICHE
AGRO-FORESTALI IN
AMBITI TERRITORIALI PILOTA
COMUNITA’ MONTANA VALLE DELL’ELVO
STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA ALLA DATA DEL
31 dicembre 2011
A USO DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE
Sigle
utilizzate.
UNCEM: Unione Nazionale Comuni Comunita’ Enti Montani,
Torino;
IPLA spa: Istituto piante da legno e ambiente, Torino;
CM: Comunita’ Montana – salvo diversa indicazione - Valle dell’Elvo;
Graglia (BI)
CC: Comunita’ Collinare – in particolare Intorno al Lago, con sede a
Viverone (BI).
PFA della Serra: Piano forestale aziendale – strumento di
pianificazione forestale approvato dalla Regione Piemonte per il decennio
2005-2015;
CF: Consorzio forestale.
Nel 2010, la Regione Piemonte,
su proposta UNCEM, ha incaricato IPLA di studi sulla nascita di filiere
energetiche pilota nel territorio regionale.
Il Comune di Zubiena (BI) ha, dal 1997, una caldaia
a cippato di legna che, attraverso teleriscaldamento, serve il municipio, la scuola
e altri fabbricati di proprieta' pubblica e privata; la caldaia e’ funzionante
ma, ultimamente, di capacita’ troppo limitata per le esigenze del Comune.
Nel corso del 2010 il Comune di Zubiena, in accordo
con la Comunita’ Montana Valle Elvo, ha "dimostrato interesse" per
essere annoverato tra i progetti pilota regionali.
La cosa ha avuto seguito e IPLA ha sviluppato lo
studio di fattibilita' che e’ possibile ottenere gratuitamente dietro
richiesta, via posta elettronica.
Il 17
giugno 2011 lo studio e' stato
presentato da IPLA (Dalmasso, Tresso), a un pubblico di amministratori
pubblici, presso il Comune di Mongrando.
Lo studio prevede l’installazione a Zubiena di una
nuova caldaia a cogenerazione (calore ed energia elettrice) che potra' nascere
in "project financing".
Lo studio di fattibilita' prevede, per
l’approvigionamento della nuova caldaia e servizi diversi, la nascita di un
Consorzio Forestale che raggruppi proprieta' boscate per circa 800/1.000 ha.
Attualmente 5 Comuni (Sala, Magnano, Torrazzo,
Zimone e Zubiena) per un totale di 350 ha, posseggono
superfici boscate dotate di programmazione forestale approvata dalla Regione
Piemonte. Il programma e’ chiamato “Piano
forestale aziendale/PFA”. Il Piano in
vigore e’ gestito dalla Comunita’ Montana e copre il periodo 2005-2015.
L’Amministrazione della Comunita’ Montana ritiene
che il programma, presentato da IPLA, per le sue ricadute sociali, economiche,
occupazionali, forestali, energetiche, paesaggistiche, sia di grande interesse,
non solo per il Comune di Zubiena, ma per l’intera area forestale della Serra,
della Valle Elvo e zone vicine in provincia di Biella e Torino (Valle d’Oropa,
Comunita’ collinare “Intorno al Lago”).
Per questo motivo (lasciando al Comune di Zubiena
le incombenze relative all’istallazione della nuova caldaia), la Comunita’
Montana si e’ costituita parte attiva nel proporre – inizialmente a soli
soggetti pubblici – la costituzione del Consorzio Forestale.
Senza pretesa si ritiene che i Comuni interessati
possano essere:
- quelli gia’ aderenti al PFA e situati in Comunita’ Montana: Sala, Magnano, Torrazzo, Zimone e Zubiena;
- i Comuni situati in Comunita’ Montana proprietari di boschi: Donato, Netro, Graglia, Sordevolo;
- i Comuni localizzati sulla Serra e non appartenenti alla Comunita’ Montana: Cerrione e Salussola, Dorzano, Roppolo, Viverone (in provincia di Biella), Piverone, Palazzo Canavese (in provincia di Torino); in ultimo i Comuni non ancora nominati facenti parte della Comunita’ Collinare “Intorno al Lago”: Azeglio, Cossano Canavese, Settimo Rottaro, Maglione, Vestigne’ e Borgomasino (in provincia di Torino),Borgo d’Ale (in provincia di Vercelli).
Senza
preclusione per altri che, eventualmente, dimostreranno interesse.
Lunedi' 4
luglio 2011 c/o il Comune di
Mongrando e' stata convocata un incontro preliminare e ufficioso tra
Amministrazioni ritenute particolarmente interessate, per verificare l'ipotesi
di costituzione del Consorzio Forestale. Erano presenti i Sindaci – o i loro
delegati – di: Torrazzo, Magnano, Mongrando, Salussola, Zimone, il Presidente
della CM, l’Assessore competente e il funzionario dell’ufficio agro-forestale
comunitario.
La serata e’ stata ordinata e costruttiva. In prima
battuta i convenuti erano favorevoli ad approfondire la vicenda. Al termine
della serata si e’ deciso una seconda convocazione invitando tutti i soggetti
pubblici ritenuti interessati.
Giovedi’
25 agosto 2011, i tecnici IPLA
Dalmasso e Rossi hanno incontrato il Vicesindaco di Zubiena Verdoia,
l’Assessore comunitario Givonetti e il tecnico Giacobbe. Si sono chiariti molti
aspetti relativi all’avviamento del bando, alla gestione della caldaia e si
sono svolti sopralluoghi a particelle assestamentali della Serra per verificare
lo stato del soprassuolo.
Giovedi’
1° settembre 2011, passato il
periodo feriale, sempre presso il Comune di Mongrando, si e’ tenuto un secondo
incontro aperto, questa volta, a tutti i soggetti sopra descritti e altri.
Risultavano presenti:
il Sindaco di Sordevolo, di Magnano, di Sala
Biellese, di Mongrando (Presidente della CM Valle Elvo), di Torrazzo, di
Zimone. Il Vice sindaco di Zubiena, di Magnano, di Sala Biellese, di Donato. Un
Assessore di Netro, uno di Magnano e uno di Mongrando. Un Consigliere di Sala
Biellese. Il Presidente e il Vicepresidente dell’azienda forestale Coop a r.l.
Valle Elvo. Il rappresentante dell’Ordine provinciale degli Agronomi-Forestali
di Biella-Vercelli. L’Assessore competente e il Responsabile dell’Ufficio
agro-forestale della CM Valle Elvo.
Anche in questo caso l’incontro e’ stato utile per
chiarire, a soggetti che non avevano esperienza di gestione di terreni boscati,
la natura e gli scopi di un Consorzio forestale e gli aspetti salienti dello
studio di fattibilita’ proposto da IPLA per la caldaia di Zubiena.
Al termine della seduta si e’ proposta la costituzione
di un “gruppo ristretto di lavoro” che potesse, piu’ agevolmente ed
efficacemente, approfondire le tematiche e portare – al successivo incontro
plenario – un documento e risposte a quesiti diversi che, man mano, emergevano.
IL GRUPPO DI LAVORO
Il “gruppo di lavoro” risulta composto da:
1)
L’Assessore della CM Alberto
Givonetti 2) Il Sindaco di Torrazzo Rinaldo
Finotto 3) il Vice sindaco di Donato
Marino Botalla 4) Il Vice sindaco di Zubiena Giancarlo
Verdoia 5) L’Assessore di Netro
Claudio Pellerei 6) Il Consigliere di Sala Biellese Massimo
Bracco 7) il Responsabile dell’ufficio agro-forestale della CM, Costante Giacobbe con
funzione di consulente e segretario.
Martedi’
13 settembre 2011 si e’ svolta il
primo incontro. I sucessivi si sono tenuti periodicamente presso la sede della
CM Valle dell’Elvo a Graglia (salvo diversa indicazione dell’elenco che segue):
2) martedi 27 settembre
2011, presente
il Presidente della Coop Valle Elvo (lavori forestali e verde pubblico) Sig. Gianni Peretto e il Vicepresidente
della stessa Cooperativa;
3) martedi 11 ottobre
2011;
4) martedi 25 ottobre
2011, presente il Segretario generale del Santuario d’Oropa
e direttore della Riserva naturale del Sacro Monte di Oropa dott. Oliviero Girardi;
5) lunedi 7 novembre
2011, presso la ex sede della CM Dora Baltea Canavesana - Settimo Vittone; Finotto e Giacobbe hanno
incontrato
la dott for. Isabella Ballauri direttore del Consorzio Forestale del Canavese;
6) martedi 8 novembre
2011, presente l’ing. Alberto Colucci, gia’ direttore di
Agenbiella (Agenzia per l’energia del Biellese);
7) giovedi 17 novembre
2011, presso la Camera di Commercio IAA di Torino,
Giacobbe ha partecipato al Convegno “Sostenibilità ed efficienza dell'energia
da biomasse in Piemonte” dove ha incontrato il dott. Dalmasso, vicedirettore
di IPLA;
8) martedi 22 novembre
2011;
9) giovedi 24 novembre, sede Comunita’ Collinare Intorno al Lago - Viverone, Giacobbe ha incontrato l’Assessore
A. Rosa Sindaco di Viverone e la Commissione Agricoltura
della CC;
10) martedi 13 dicembre 2011, il Gruppo ha incontro la dott.
for. Isabella Ballauri direttore del Consorzio Forestale del Canavese;
11) martedi 15 dicembre 2011, al Comune di Zubiena, Verdoia, Botalla e
Giacobbe hanno incontrato Marco Bussone, addetto stampa UNCEM, il dott.
Dalmasso di IPLA e l’ing. Isola consulente di UNCEM per le questioni
energetiche;
12) mercoledi 28 dicembre 2011, e’ stata letta, discussa
e approvata con modifiche la prima stesura del presente documento.
I TEMI DEL GRUPPO DI LAVORO
Come
e’ possibile immaginare, molti sono stati i temi che il Gruppo di lavoro ha
toccato nei 3 mesi e mezzo di operativita’, si evidenziano i piu’ significativi
e i piu’ densi di implicazione per il futuro. Si tralasciano invece aspetti
piu’ tecnici e legali che, pur trattati, possono trovare soluzione con la
consulenza di esperti nei diversi campi (statuto, regolamento interno, organi,
rapporti tra soci…).
Nel
frattempo il Comune di Zubiena – con l’assistenza di attori diversi: IPLA,
UNCEM, studio legale Dal Piaz di Torino - ha approfondito, tenendo
costantemente informato il Gruppo, i
temi inerenti l’attivazione della caldaia, segnando significativi passi in tal
senso.
Preliminarmente a ogni approfondimento, sono stati illustrati i
rapporti che intercorrono tra CM e Comuni aderenti al PFA. Sinteticamente. La
CM ha fatto stendere 2 successivi Piani forestali: 1993-2003 = Piano di
assestamento della Serra (scaduto); 2005-2015 = Piano forestale aziendale della
Serra (in attualita’). Man mano si trovavano finanziamenti, si approvava una
progettazione forestale su superfici con priorita’ stabilita dal Piano; si
svolgeva la gara di appalto e si consegnavano i lavori. Un tecnico forestale
era incaricato della direzione degli stessi. Al termine dei lavori rimanevano
piu’ cataste di legname; di cio’ veniva avvertito il Comune proprietario che,
in piena autonomia, vendeva il legname e incamerava le somme. Altre superfici sono
state migliorate gratis, con l’utilizzo delle Squadre forestali regionali. Con
questo sistema si sono – da anni – migliorati importanti superfici a bosco e
non sono mai sorte controversie tra soggetto gestore (CM) e soggetto
proprietario (Comuni).
Sempre preliminarmente a ogni discussione e per evitare di entrare nella
materia immaginando situazioni non attuali, si deve tenere in massimo conto che
le condizioni di lavoro nei boschi stanno mutando epocalmente, sia per
l’approvazione, da parte della Regione Piemonte, della Legge forestale (n°
4/2009), sia dell’emanazione del “Regolamento forestale di attuazione
dell’articolo 13”,
che del “Regolamento di disciplina delle imprese forestali – articolo 31”. Occorre quindi accettare
la “sfida del cambiamento” ed attrezzarci per questo, anche se le condizioni
normative non sono oggi del tutto chiare. Anzi, in prima applicazione di Legge
e Regolamenti, molti problemi emergono e vanno affrontati con serenita’ e
realismo come ci pare stiano facendo lo “sportello forestale” Valle Elvo e gli
uffici regionali preposti.
Non si dimentichi che una importante quota di territorio del
proposto Consorzio fa parte dei “Siti di interesse comunitario (SIC)”. Buona
parte della Serra di Ivrea (versante biellese e canavesano), piu’ la Riserva
della Bessa (facente parte, oggi, dell’Ente di gestione delle Riserve pedemontane
e delle Terre d’acqua). Relativamente a questi territori la gestione forestale
risulta ancora piu’ problematica e necessariamente piu’ attenta dei territori
circostanti, come evidenziato anche dalle procedure del “Regolamento
forestale”.
I
In
primo confronto, anche per verificare condizioni limite, si sono poi fatte 2 ipotesi:
1) la caldaia senza Consorzio
2) il Consorzio senza caldaia.
Rispetto
all’ipotesi 1) si ritiene che la Ditta
vincitrice l’appalto/concessione per l’installazione della caldaia, sarrebbe
costretta a cercare la materia combustibile entro un raggio (imposto dal bando)
piu’ vasto delle zone sopra descritte e di interesse dei soggetti proponenti,
cio’ sarebbe uno svantaggio grave per il territorio, sia in termini occupazionali,
sia relativamente la gestione forestale. In piu’, le ultime indicazioni
riguardanti l’ipotesi di installazione della caldaia, fanno seriamente pensare
che la Ditta appaltatrice, tra l’altro, dovra’ versare “royalties” per tonnellata di biomassa consumata: si parla di 3-4 €/t.
Il Comune non le puo’ introitare, mentre cio’ e’ possibile a un soggetto terzo,
legalmente costituito e indicato nel bando/concessione. Questo
interessantissimo introito verrebbe a mancare.
Riguardo
all’ipotesi 2) si ritiene che le attuali norme in materia di boschi, di imprese
forestali, di certificazione, di sicurezza sui cantieri e gli indirizzi del
Piano di sviluppo rurale 2007-13, siano piu’ facilmente e vantaggiosamente
affrontabili con la costituzione del Consorzio. Occorre sottolinerare che nelle
zone immediatamente vicine (provincia di Biella, Torino e Aosta), negli ultimi
tempi sono state installate numerose caldaie a biomassa, anche di notevole
potenza. Cio’ ha generato una richiesta di materiale da cippare molto interessante
e ha fatto lievitare i prezzi. Il futuro Consorzio potrebbe porsi in posizione
vantaggiosa nella commercializzazione del legname combustibile.
II
E’ stata posta in discussione la “natura” del
Consorzio. La dott.
Ballauri, direttore del Consorzio forestale del Canavese (2.500 ha), dopo quasi 10
anni di esperienza, ritiene che il Consorzio debba avere dai soci la delega
piena per la gestione tecnico ed
economica delle foreste. I proprietari dei
boschi, siano essi enti pubblici, enti diversi, societa’ o privati,
dovrebbero dare “piena fiducia” alla gestione consortile riguardo le scelte
tecniche (interventi di coltivazione, tagli di utilizzo, migliorie
infrastrutturali…) previste dai piani di gestione approvati: il proprietario
non potra’ opporsi alle scelte consortili. La gestione economica prevede invece
che le entrate – derivanti da boschi a macchiatico positivo [1]
- debbano essere reinvestite nelle aree forestate in via di miglioramento,
anche non nel medesimo Comune. Si privilegerebbe cosi’ il miglioramento
forestale complessivo, la stabilita’ ecologica, l’occupazione, il paesaggio. In
questo senso si conferma un assunto ben conosciuto in materia forestale: nel
lungo periodo la “gestione” vince sulla
“liquidazione” e questa tesi vale ancora di piu’ per i beni pubblici, soggetti,
ogni 5 anni, all’alternarsi delle amministrazioni.
III
Gli incontri del Gruppo di lavoro con ospiti
diversi, in particolare con il dott. Girardi, Segretario
generale del Santuario d’Oropa e con i rappresentati della Comunita’ Collinare
Intorno al Lago, fanno ben sperare che il territorio potenziale del proposto
Consorzio possa andare dall’alta pianura vercellese (Borgo d’Ale), sino alla
Valle d’Oropa. E’ naturale che il “centro” e il “perno” del territorio resta
indiscutibilmente la Serra d’Ivrea, territorio che possiede la storia,
l’esperienza, l’accessibilita’, la produttivita’ dei boschi e l’adesione allo
studio di fattibilita’ proposto da IPLA.
Occorre definire la posizione di tutti i Comuni che inizialmente si sono
detti interessati all’iniziativa. Dopo il licenziamento del presente documento,
inviato a tutti i soggetti sopra descritti, a seguito di almeno un incontro
plenario (previsto entro la fine del mese di gennaio 2012) ed eventuali altri
ristretti, si verificheranno le reali
intenzioni degli Enti che risultano proprietari di boschi o, comunque,
interessati.
Ottime ipotesi di collaborazione vengono dagli incontri con i
rappresentanti della Coop Valle Elvo che si occupa di lavori forestali e di
verde pubblico, con sede a Graglia (BI), proprietari, sin da oggi, del
materiale legnoso di provenienza dalle particelle interessate ai tagli,
previste dal PFA 2005-15, del Comune di Sala Biellese. Relativamente ai
proprietari privati, si ritiene proporre l’entrata nel Consorzio solo dopo la
sua costituzione, iniziando dalle proprietà confinanti o molto vicine al
patrimonio pubblico.
IV
Il
Consorzio si dovra’ dotare di almeno un locale arredato spartanamente, di un
computer dotato di normali periferiche (stampante, scanner) e ordinari
programmi, di telefono. In prima istituzione potra’ chiedere il locale “in
prestito” a qualche socio benemerito che ne avesse disponibilita’. Sempre in
prima istituzione, e dietro assenso da parte dell’Amministrazione comunitaria,
il factotum operativo potrebbe essere, per qualche ora la settimana, il
responsabile dell’ufficio agro-forestale della CM Valle Elvo, in questo caso, .
I referenti tecnici sarebbero esperti agro-forestali liberi professionisti
incaricati, di volta in volta, per puntuali prestazioni decise dal Consiglio
d’amministrazione. E’ evidente che, per il suo funzionamento, il Consorzio
avra’ necessita’ di sostenersi economicamente anche se, al momento, non sono
previsti ne’ dipendenti, ne’ compensi agli amministratori. Il Consorzio
incamerera’ il contributo annuale dei soci, le royalties previste dagli
installatori della caldaia, ma si ritiene, in prima analisi, che cio’ non sia
completamente sufficiente. Occorrera’, almeno per l’avviamento, la solidarieta’
dei Comuni che, nel tempo, hanno avuto importanti finanziamenti che hanno
permesso loro di avere, oggi, boschi produttivi e a macchiatico positivo
(segnatamente Sala Biellese, Torrazzo e Zubiena).
Il
Consorzio si dovra dotare, oltre allo statuto e al regolamento interno, di strumenti di gestione quali (in estrema
sintesi) la cartografia generale delle proprieta’, i piani dei tagli e delle
migliorie. Dovra’ far eseguire, preliminarmente da Imprese socie, i lavori di
taglio e di miglioramento (linee di esbosco, manutenzione di infrastrutture
esistenti come strade e piste tagliafuoco). Dovra’ possedere piazzali (fisici e
virtuali) per lo stoccaggio di assortimenti diversi quali: materiali da sega e
da opera, paleria, legname da ardere (tronchetti e cippato). Dovra’
ciclicamente indire aste pubbliche (o preliminarmente riservate ai soci) per la
vendita dei diversi assortimenti. Dovra’ preoccuparsi del trasporto del
materiale cippato alla caldaia di Zubiena.
Particolarmente
nei primi periodi di vita, il Consorzio non potra’ impegnarsi nella consegna di
tutto il materiale cippato che puo’ servire alla caldaia. Sara’ cura del Comune
di Zubiena, nello stendere il bando/concessione, stabilire le priorita’, ad
esempio, il gestore si obbliga a richiedere prioritariamente il materiale al Consorzio
e, solo quando questo non possa farvi fronte, dirigere le sue ricerche altrove.
V
Relativamente alla tecnologia della caldaia “a
cogenerazione” cioe’ produttrice di energia elettrica e termica, i pareri degli
esperti sono, in certa misura, non perfettamente convergenti. IPLA e i suoi
consulenti si dicono certi dell’affidabilita’ delle tecnologie oggi
disponibili, anzi ritengono che il Comune di Zubiena – per l’esperienza di
gestione della caldaia, della rete di teleriscaldamento (quindi del management
del calore), della disponibilita’ e dell’accessibilita’ dell’area interessata,
l’avanzata ipotesi sulla nascita del Consorzio - sia uno dei Comuni piemontesi
piu’ indicati per l’installazione della caldaia. Altri tecnici, segnatamente
l’ing. A. Colucci (gia’ direttore di Agenbiella e ingegnere energetico di
grande esperienza), ritiene ancora utile verificare puntualmente l’affidabilità
nel tempo delle caldaie a “pirolisi”, la reale entita’ del contributo
governativo (0,28 €/Kwh), l’affidabilita’ e la solidita’ finanziaria dei
soggetti potenzialmente partecipanti al bando/asta.
Il Gruppo di lavoro
Consorzio Forestale
[1] Si tratta di un valore di trasformazione che si
ottiene dalla differenza tra il prezzo di mercato dei prodotti (assortimenti mercantili
prima di ulteriori lavorazioni) e le spese necessarie per la trasformazione
stessa.