mercoledì 1 febbraio 2012

Gruppo di lavoro per l'avviamento del "consorzio forestale"



AVVIO DI FILIERE ENERGETICHE AGRO-FORESTALI IN
AMBITI TERRITORIALI PILOTA
COMUNITA’ MONTANA VALLE DELL’ELVO

STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA ALLA DATA DEL
31 dicembre 2011
A USO DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE

Sigle utilizzate.
UNCEM: Unione Nazionale Comuni Comunita’ Enti Montani, Torino;
IPLA spa: Istituto piante da legno e ambiente, Torino;
CM: Comunita’ Montana – salvo diversa indicazione - Valle dell’Elvo; Graglia (BI)
CC: Comunita’ Collinare – in particolare Intorno al Lago, con sede a Viverone (BI).
PFA della Serra: Piano forestale aziendale – strumento di pianificazione forestale approvato dalla Regione Piemonte per il decennio 2005-2015;
CF: Consorzio forestale.

Nel 2010, la Regione Piemonte, su proposta UNCEM, ha incaricato IPLA di studi sulla nascita di filiere energetiche pilota nel territorio regionale.

Il Comune di Zubiena (BI) ha, dal 1997, una caldaia a cippato di legna che, attraverso teleriscaldamento, serve il municipio, la scuola e altri fabbricati di proprieta' pubblica e privata; la caldaia e’ funzionante ma, ultimamente, di capacita’ troppo limitata per le esigenze del Comune. 

Nel corso del 2010 il Comune di Zubiena, in accordo con la Comunita’ Montana Valle Elvo, ha "dimostrato interesse" per essere annoverato tra i progetti pilota regionali.

La cosa ha avuto seguito e IPLA ha sviluppato lo studio di fattibilita' che e’ possibile ottenere gratuitamente dietro richiesta, via posta elettronica.

Il 17 giugno 2011 lo studio e' stato presentato da IPLA (Dalmasso, Tresso), a un pubblico di amministratori pubblici, presso il Comune di Mongrando.

Lo studio prevede l’installazione a Zubiena di una nuova caldaia a cogenerazione (calore ed energia elettrice) che potra' nascere in "project financing".

Lo studio di fattibilita' prevede, per l’approvigionamento della nuova caldaia e servizi diversi, la nascita di un Consorzio Forestale che raggruppi proprieta'  boscate per circa 800/1.000 ha.
Attualmente 5 Comuni (Sala, Magnano, Torrazzo, Zimone e Zubiena) per un totale di 350 ha,  posseggono superfici boscate dotate di programmazione forestale approvata dalla Regione Piemonte.  Il programma e’ chiamato “Piano forestale aziendale/PFA”.  Il Piano in vigore e’ gestito dalla Comunita’ Montana e copre il periodo 2005-2015.

L’Amministrazione della Comunita’ Montana ritiene che il programma, presentato da IPLA, per le sue ricadute sociali, economiche, occupazionali, forestali, energetiche, paesaggistiche, sia di grande interesse, non solo per il Comune di Zubiena, ma per l’intera area forestale della Serra, della Valle Elvo e zone vicine in provincia di Biella e Torino (Valle d’Oropa, Comunita’ collinare “Intorno al Lago”).

Per questo motivo (lasciando al Comune di Zubiena le incombenze relative all’istallazione della nuova caldaia), la Comunita’ Montana si e’ costituita parte attiva nel proporre – inizialmente a soli soggetti pubblici – la costituzione del Consorzio Forestale.

Senza pretesa si ritiene che i Comuni interessati possano essere:
  • quelli gia’ aderenti al PFA e situati in Comunita’ Montana: Sala, Magnano, Torrazzo, Zimone e Zubiena;
  • i Comuni situati in Comunita’ Montana proprietari di boschi: Donato, Netro, Graglia, Sordevolo;
  • i Comuni localizzati sulla Serra e non appartenenti alla  Comunita’ Montana: Cerrione e Salussola, Dorzano, Roppolo, Viverone (in provincia di Biella), Piverone, Palazzo Canavese (in provincia di Torino); in ultimo i Comuni non ancora nominati facenti parte della Comunita’ Collinare “Intorno al Lago”: Azeglio, Cossano Canavese, Settimo Rottaro,  Maglione, Vestigne’ e Borgomasino (in provincia di Torino),Borgo d’Ale (in provincia di Vercelli).
Senza preclusione per altri che, eventualmente, dimostreranno interesse.

Lunedi' 4 luglio 2011 c/o il Comune di Mongrando e' stata convocata un incontro preliminare e ufficioso tra Amministrazioni ritenute particolarmente interessate, per verificare l'ipotesi di costituzione del Consorzio Forestale. Erano presenti i Sindaci – o i loro delegati – di: Torrazzo, Magnano, Mongrando, Salussola, Zimone, il Presidente della CM, l’Assessore competente e il funzionario dell’ufficio agro-forestale comunitario.  

La serata e’ stata ordinata e costruttiva. In prima battuta i convenuti erano favorevoli ad approfondire la vicenda. Al termine della serata si e’ deciso una seconda convocazione invitando tutti i soggetti pubblici ritenuti interessati.

Giovedi’ 25 agosto 2011, i tecnici IPLA Dalmasso e Rossi hanno incontrato il Vicesindaco di Zubiena Verdoia, l’Assessore comunitario Givonetti e il tecnico Giacobbe. Si sono chiariti molti aspetti relativi all’avviamento del bando, alla gestione della caldaia e si sono svolti sopralluoghi a particelle assestamentali della Serra per verificare lo stato del soprassuolo.

Giovedi’ 1° settembre 2011, passato il periodo feriale, sempre presso il Comune di Mongrando, si e’ tenuto un secondo incontro aperto, questa volta, a tutti i soggetti sopra descritti e altri. Risultavano presenti:

il Sindaco di Sordevolo, di Magnano, di Sala Biellese, di Mongrando (Presidente della CM Valle Elvo), di Torrazzo, di Zimone. Il Vice sindaco di Zubiena, di Magnano, di Sala Biellese, di Donato. Un Assessore di Netro, uno di Magnano e uno di Mongrando. Un Consigliere di Sala Biellese. Il Presidente e il Vicepresidente dell’azienda forestale Coop a r.l. Valle Elvo. Il rappresentante dell’Ordine provinciale degli Agronomi-Forestali di Biella-Vercelli. L’Assessore competente e il Responsabile dell’Ufficio agro-forestale della CM Valle Elvo.

Anche in questo caso l’incontro e’ stato utile per chiarire, a soggetti che non avevano esperienza di gestione di terreni boscati, la natura e gli scopi di un Consorzio forestale e gli aspetti salienti dello studio di fattibilita’ proposto da IPLA per la caldaia di Zubiena.

Al termine della seduta si e’ proposta la costituzione di un “gruppo ristretto di lavoro” che potesse, piu’ agevolmente ed efficacemente, approfondire le tematiche e portare – al successivo incontro plenario – un documento e risposte a quesiti diversi che, man mano, emergevano.

IL GRUPPO DI LAVORO

Il “gruppo di lavoro” risulta composto da:
1) L’Assessore della CM Alberto Givonetti 2) Il Sindaco di Torrazzo Rinaldo Finotto 3) il Vice sindaco di Donato Marino Botalla 4) Il Vice sindaco di Zubiena Giancarlo Verdoia 5) L’Assessore di Netro Claudio Pellerei 6) Il Consigliere di Sala Biellese Massimo Bracco 7) il Responsabile dell’ufficio agro-forestale della CM, Costante Giacobbe con funzione di consulente e segretario.

Martedi’ 13 settembre 2011 si e’ svolta il primo incontro. I sucessivi si sono tenuti periodicamente presso la sede della CM Valle dell’Elvo a Graglia (salvo diversa indicazione dell’elenco che segue):

2) martedi 27 settembre 2011, presente il Presidente della Coop Valle Elvo (lavori forestali e verde pubblico) Sig. Gianni Peretto e il Vicepresidente della stessa Cooperativa;
3) martedi 11 ottobre 2011;
4) martedi 25 ottobre 2011, presente il Segretario generale del Santuario d’Oropa e direttore della Riserva naturale del Sacro Monte di Oropa dott. Oliviero Girardi;
5) lunedi 7 novembre 2011, presso la ex sede della CM  Dora Baltea Canavesana  - Settimo Vittone; Finotto e Giacobbe hanno incontrato la dott for. Isabella Ballauri direttore del Consorzio Forestale del Canavese;
6) martedi 8 novembre 2011, presente l’ing. Alberto Colucci, gia’ direttore di Agenbiella (Agenzia per l’energia del Biellese);
7) giovedi 17 novembre 2011, presso la Camera di Commercio IAA di Torino, Giacobbe ha partecipato al Convegno “Sostenibilità ed efficienza dell'energia da biomasse in Piemonte” dove ha incontrato il dott. Dalmasso, vicedirettore di IPLA;
8) martedi 22 novembre 2011;
9) giovedi 24 novembre, sede Comunita’ Collinare Intorno al Lago -  Viverone, Giacobbe ha incontrato l’Assessore A. Rosa Sindaco di Viverone e la Commissione Agricoltura della CC;
10) martedi 13 dicembre 2011, il Gruppo ha incontro la dott. for. Isabella Ballauri direttore del Consorzio Forestale del Canavese;
11) martedi 15 dicembre 2011, al Comune di Zubiena, Verdoia, Botalla e Giacobbe hanno incontrato Marco Bussone, addetto stampa UNCEM, il dott. Dalmasso di IPLA e l’ing. Isola consulente di UNCEM per le questioni energetiche;
12) mercoledi 28 dicembre 2011, e’ stata letta, discussa e approvata con modifiche la prima stesura del presente documento.

I TEMI DEL GRUPPO DI LAVORO

Come e’ possibile immaginare, molti sono stati i temi che il Gruppo di lavoro ha toccato nei 3 mesi e mezzo di operativita’, si evidenziano i piu’ significativi e i piu’ densi di implicazione per il futuro. Si tralasciano invece aspetti piu’ tecnici e legali che, pur trattati, possono trovare soluzione con la consulenza di esperti nei diversi campi (statuto, regolamento interno, organi, rapporti tra soci…).

Nel frattempo il Comune di Zubiena – con l’assistenza di attori diversi: IPLA, UNCEM, studio legale Dal Piaz di Torino - ha approfondito, tenendo costantemente  informato il Gruppo, i temi inerenti l’attivazione della caldaia, segnando significativi passi in tal senso. 

Preliminarmente a ogni approfondimento, sono stati illustrati i rapporti che intercorrono tra CM e Comuni aderenti al PFA. Sinteticamente. La CM ha fatto stendere 2 successivi Piani forestali: 1993-2003 = Piano di assestamento della Serra (scaduto); 2005-2015 = Piano forestale aziendale della Serra (in attualita’). Man mano si trovavano finanziamenti, si approvava una progettazione forestale su superfici con priorita’ stabilita dal Piano; si svolgeva la gara di appalto e si consegnavano i lavori. Un tecnico forestale era incaricato della direzione degli stessi. Al termine dei lavori rimanevano piu’ cataste di legname; di cio’ veniva avvertito il Comune proprietario che, in piena autonomia, vendeva il legname e incamerava le somme. Altre superfici sono state migliorate gratis, con l’utilizzo delle Squadre forestali regionali. Con questo sistema si sono – da anni – migliorati importanti superfici a bosco e non sono mai sorte controversie tra soggetto gestore (CM) e soggetto proprietario (Comuni).

Sempre preliminarmente a ogni discussione e per evitare di entrare nella materia immaginando situazioni non attuali, si deve tenere in massimo conto che le condizioni di lavoro nei boschi stanno mutando epocalmente, sia per l’approvazione, da parte della Regione Piemonte, della Legge forestale (n° 4/2009), sia dell’emanazione del “Regolamento forestale di attuazione dell’articolo 13”, che del “Regolamento di disciplina delle imprese forestali – articolo 31”. Occorre quindi accettare la “sfida del cambiamento” ed attrezzarci per questo, anche se le condizioni normative non sono oggi del tutto chiare. Anzi, in prima applicazione di Legge e Regolamenti, molti problemi emergono e vanno affrontati con serenita’ e realismo come ci pare stiano facendo lo “sportello forestale” Valle Elvo e gli uffici regionali preposti.

Non si dimentichi che una importante quota di territorio del proposto Consorzio fa parte dei “Siti di interesse comunitario (SIC)”. Buona parte della Serra di Ivrea (versante biellese e canavesano), piu’ la Riserva della Bessa (facente parte, oggi, dell’Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua). Relativamente a questi territori la gestione forestale risulta ancora piu’ problematica e necessariamente piu’ attenta dei territori circostanti, come evidenziato anche dalle procedure del “Regolamento forestale”.

I

In primo confronto, anche per verificare condizioni limite,  si sono poi fatte 2 ipotesi:
1) la caldaia senza Consorzio
2) il Consorzio senza caldaia.

Rispetto all’ipotesi 1) si  ritiene che la Ditta vincitrice l’appalto/concessione per l’installazione della caldaia, sarrebbe costretta a cercare la materia combustibile entro un raggio (imposto dal bando) piu’ vasto delle zone sopra descritte e di interesse dei soggetti proponenti, cio’ sarebbe uno svantaggio grave per il territorio, sia in termini occupazionali, sia relativamente la gestione forestale. In piu’, le ultime indicazioni riguardanti l’ipotesi di installazione della caldaia, fanno seriamente pensare che la Ditta appaltatrice, tra l’altro, dovra’ versare “royalties” per tonnellata di biomassa consumata: si parla di 3-4 €/t. Il Comune non le puo’ introitare, mentre cio’ e’ possibile a un soggetto terzo, legalmente costituito e indicato nel bando/concessione. Questo interessantissimo introito verrebbe a mancare.
Riguardo all’ipotesi 2) si ritiene che le attuali norme in materia di boschi, di imprese forestali, di certificazione, di sicurezza sui cantieri e gli indirizzi del Piano di sviluppo rurale 2007-13, siano piu’ facilmente e vantaggiosamente affrontabili con la costituzione del Consorzio. Occorre sottolinerare che nelle zone immediatamente vicine (provincia di Biella, Torino e Aosta), negli ultimi tempi sono state installate numerose caldaie a biomassa, anche di notevole potenza. Cio’ ha generato una richiesta di materiale da cippare molto interessante e ha fatto lievitare i prezzi. Il futuro Consorzio potrebbe porsi in posizione vantaggiosa nella commercializzazione del legname combustibile.

II

E’ stata posta in discussione la “natura” del Consorzio. La dott. Ballauri, direttore del Consorzio forestale del Canavese (2.500 ha), dopo quasi 10 anni di esperienza, ritiene che il Consorzio debba avere dai soci la delega piena per la gestione tecnico ed economica delle foreste. I proprietari dei  boschi, siano essi enti pubblici, enti diversi, societa’ o privati, dovrebbero dare “piena fiducia” alla gestione consortile riguardo le scelte tecniche (interventi di coltivazione, tagli di utilizzo, migliorie infrastrutturali…) previste dai piani di gestione approvati: il proprietario non potra’ opporsi alle scelte consortili. La gestione economica prevede invece che le entrate – derivanti da boschi a macchiatico positivo [1] - debbano essere reinvestite nelle aree forestate in via di miglioramento, anche non nel medesimo Comune. Si privilegerebbe cosi’ il miglioramento forestale complessivo, la stabilita’ ecologica, l’occupazione, il paesaggio. In questo senso si conferma un assunto ben conosciuto in materia forestale: nel lungo periodo  la “gestione” vince sulla “liquidazione” e questa tesi vale ancora di piu’ per i beni pubblici, soggetti, ogni 5 anni, all’alternarsi delle amministrazioni.

III

Gli incontri del Gruppo di lavoro con ospiti diversi, in particolare con il dott. Girardi, Segretario generale del Santuario d’Oropa e con i rappresentati della Comunita’ Collinare Intorno al Lago, fanno ben sperare che il territorio potenziale del proposto Consorzio possa andare dall’alta pianura vercellese (Borgo d’Ale), sino alla Valle d’Oropa. E’ naturale che il “centro” e il “perno” del territorio resta indiscutibilmente la Serra d’Ivrea, territorio che possiede la storia, l’esperienza, l’accessibilita’, la produttivita’ dei boschi e l’adesione allo studio di fattibilita’ proposto da IPLA.

Occorre definire la posizione di tutti i Comuni che inizialmente si sono detti interessati all’iniziativa. Dopo il licenziamento del presente documento, inviato a tutti i soggetti sopra descritti, a seguito di almeno un incontro plenario (previsto entro la fine del mese di gennaio 2012) ed eventuali altri ristretti, si  verificheranno le reali intenzioni degli Enti che risultano proprietari di boschi o, comunque, interessati.

Ottime ipotesi di collaborazione vengono dagli incontri con i rappresentanti della Coop Valle Elvo che si occupa di lavori forestali e di verde pubblico, con sede a Graglia (BI), proprietari, sin da oggi, del materiale legnoso di provenienza dalle particelle interessate ai tagli, previste dal PFA 2005-15, del Comune di Sala Biellese. Relativamente ai proprietari privati, si ritiene proporre l’entrata nel Consorzio solo dopo la sua costituzione, iniziando dalle proprietà confinanti o molto vicine al patrimonio pubblico.

IV

Il Consorzio si dovra’ dotare di almeno un locale arredato spartanamente, di un computer dotato di normali periferiche (stampante, scanner) e ordinari programmi, di telefono. In prima istituzione potra’ chiedere il locale “in prestito” a qualche socio benemerito che ne avesse disponibilita’. Sempre in prima istituzione, e dietro assenso da parte dell’Amministrazione comunitaria, il factotum operativo potrebbe essere, per qualche ora la settimana, il responsabile dell’ufficio agro-forestale della CM Valle Elvo, in questo caso, . I referenti tecnici sarebbero esperti agro-forestali liberi professionisti incaricati, di volta in volta, per puntuali prestazioni decise dal Consiglio d’amministrazione. E’ evidente che, per il suo funzionamento, il Consorzio avra’ necessita’ di sostenersi economicamente anche se, al momento, non sono previsti ne’ dipendenti, ne’ compensi agli amministratori. Il Consorzio incamerera’ il contributo annuale dei soci, le royalties previste dagli installatori della caldaia, ma si ritiene, in prima analisi, che cio’ non sia completamente sufficiente. Occorrera’, almeno per l’avviamento, la solidarieta’ dei Comuni che, nel tempo, hanno avuto importanti finanziamenti che hanno permesso loro di avere, oggi, boschi produttivi e a macchiatico positivo (segnatamente Sala Biellese, Torrazzo e Zubiena).

Il Consorzio si dovra dotare, oltre allo statuto e al regolamento interno,  di strumenti di gestione quali (in estrema sintesi) la cartografia generale delle proprieta’, i piani dei tagli e delle migliorie. Dovra’ far eseguire, preliminarmente da Imprese socie, i lavori di taglio e di miglioramento (linee di esbosco, manutenzione di infrastrutture esistenti come strade e piste tagliafuoco). Dovra’ possedere piazzali (fisici e virtuali) per lo stoccaggio di assortimenti diversi quali: materiali da sega e da opera, paleria, legname da ardere (tronchetti e cippato). Dovra’ ciclicamente indire aste pubbliche (o preliminarmente riservate ai soci) per la vendita dei diversi assortimenti. Dovra’ preoccuparsi del trasporto del materiale cippato alla caldaia di Zubiena.

Particolarmente nei primi periodi di vita, il Consorzio non potra’ impegnarsi nella consegna di tutto il materiale cippato che puo’ servire alla caldaia. Sara’ cura del Comune di Zubiena, nello stendere il bando/concessione, stabilire le priorita’, ad esempio, il gestore si obbliga a richiedere prioritariamente il materiale al Consorzio e, solo quando questo non possa farvi fronte, dirigere le sue ricerche altrove.

V

Relativamente alla tecnologia della caldaia “a cogenerazione” cioe’ produttrice di energia elettrica e termica, i pareri degli esperti sono, in certa misura, non perfettamente convergenti. IPLA e i suoi consulenti si dicono certi dell’affidabilita’ delle tecnologie oggi disponibili, anzi ritengono che il Comune di Zubiena – per l’esperienza di gestione della caldaia, della rete di teleriscaldamento (quindi del management del calore), della disponibilita’ e dell’accessibilita’ dell’area interessata, l’avanzata ipotesi sulla nascita del Consorzio - sia uno dei Comuni piemontesi piu’ indicati per l’installazione della caldaia. Altri tecnici, segnatamente l’ing. A. Colucci (gia’ direttore di Agenbiella e ingegnere energetico di grande esperienza), ritiene ancora utile verificare puntualmente l’affidabilità nel tempo delle caldaie a “pirolisi”, la reale entita’ del contributo governativo (0,28 €/Kwh), l’affidabilita’ e la solidita’ finanziaria dei soggetti potenzialmente partecipanti al bando/asta.


Il Gruppo di lavoro
Consorzio Forestale


[1] Si tratta di un valore di trasformazione che si ottiene dalla differenza tra il prezzo di mercato dei prodotti (assortimenti mercantili prima di ulteriori lavorazioni) e le spese necessarie per la trasformazione stessa.

Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe